1973 - l'anno del Cannibale, di Marco Pastonesi.
Quando gli domandarono chi fosse il migliore tra Fausto Coppi e Eddy Merckx Bruno Raschi, cantore del ciclismo e firma della Gazzetta dello Sport, detto il “divino” se la cavΓ² con saggezza, diplomazia e un’eleganza appunto divina: πͺππππ ππ πππ̀ πππππ π, π΄πππππ ππ πππ̀ πππππ.
525 vittorie in due anni da dilettante e 14 da professionista, un primato pazzesco quello di Eddy Merckx, un tetto irraggiungibile, una cifra ineguagliabile perchΓ© Merckx correva sempre per vincere ed essendo il piΓΉ forte gli capitava spesso di vincere. Vinceva le gare a tappe e in linea, le classiche e i circuiti, in salita e a cronometro, in volata e in fuga, per millimetri e per minuti. Obbediva a un solo verbo, concepiva una sola strategia, faceva solo quello che sentiva e sentiva solo una necessitΓ , anzi una urgenza, anzi un dovere un imperativo: “attaccare” e cosΓ¬ vinse tutto e piΓΉ volte tanto che sarebbe piΓΉ semplice specificare soltanto quello che non ha mai vinto: la Parigi-Tours.
Ma non si possono non citare le pietre miliari dei suoi trionfi: 5 giri d'Italia, 5 Tour de France, 1 Vuelta, 7 Milano-Sanremo, 2 giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, 5 Liegi-Baston-Liegi, 2 giri di Lombardia, 1 mondiale da dilettante e 3 da professionista, avrebbe vinto anche le olimpiadi se solo fossero state aperte come oggi ai professionisti. Ai giochi di Tokyo partecipΓ² fu dodicesimo ma bisogna capirlo aveva solo 18 anni.
Nel 1973 i Pink Floyd pubblicarono l'album The Dark Side of the Moon, nel 1973 fu effettuata la prima chiamata con un telefono portatile, al 1973 risale lo scandalo Watergate lo scandalo che portΓ² all'impeachment e alle dimissione del presidente statunitense Richard Nixon, al 1973 risale il rapimento di Paul Getty l'uomo piΓΉ ricco al mondo, al 1973 risale l'esplosione di 19 bombe a Belfast in Irlanda in quello che sarebbe passato alla storia come il Bloody Friday, al 1973 risale l'inaugurazione delle Torri Gemelle al World Trade Center di New York, nel 1973 il rugbista Gallese Gareth Edwards con i Barbarians segnΓ² quella che Γ¨ stata giudicata la meta piΓΉ bella della storia, la Juventus con Dino Zoff e JosΓ© Altafini vinse lo scudetto della Serie A di calcio, Novella Calligaris si laureΓ² campionessa del mondo negli 800 stile libero dando vita a una scuola oggi riconosciuta in tutto il mondo… nel ciclismo il 1973 fu l'anno del “cannibale”.
Merckx, lui il cannibale, soprannominato il cannibale e a chiamarlo cosΓ¬ fu la figlia dodicenne di un corridore francese Christian Raymond “Γ¨ un cannibale” disse rivolgendosi al papΓ , a te e agli altri Corridori non lascia neanche le briciole… aveva ragione quella bambina! Merckx correva per vincere e vinceva anche i traguardi volanti anche i traguardi a premi anche i traguardi organizzati dai frequentatori dei bar dello sport e poi passava a ritirare i premi, vincere significava per lui rispettare gli spettatori ma anche gli avversari.
Nel 1973 Merckx Γ¨ reduce dal record dell'ora, lo ha stabilito il 25 ottobre 1972 ai 2.240 metri di CittΓ del Messico, dove l'aria Γ¨ piΓΉ sottile e offre minore resistenza ai velocisti come Pietro Mennea 19 e 72 sui 200 metri, come i saltatori, come lo statunitense Bob Beamon otto e novanta nel lungo ai corridori come il danese e Ole Ritter 48 km e 653 metri nel record dell'ora. E Merckx stabilisce questo record.
Lo strumento Γ¨ una Colnago con tubi Columbus Sella e manubrio Cinelli. cambio e pedivelle Campagnolo catena Regina extra, tubolari Clement, il peso Γ¨ 5 kg e i 750 grammi, l'accordatura Γ¨ il 52 x 14 che sviluppa 7 metri e 89 cm a pedalata la sveglia alle 5:15 di mattina ovviamente, il via alle 8,50 quando nuvole pioggia e vento come previsto si placano. Il record, perchΓ© record sarΓ , Γ¨ di 49 km 431 metri e 957 mm cifra arrotondata a 49 e 432 con un miglioramento rispetto al precedente primato quello di Ritter di 779 metri, un'infinitΓ . Merckx sceso di bicicletta dirΓ “mai piΓΉ” e spiegherΓ che se solo avesse avuto piΓΉ tempo per acclimatarsi all'altitudine avrebbe potuto fare meglio, incontentabile, ma Γ¨ la veritΓ 13 giorni prima, solo 13 giorni prima, aveva vinto il Giro di Lombardia e dopo in Lombardia si era aggiudicato, mai pago, mai soddisfatto, mai saziato le due tappe della Attraverso Losanna e ovviamente la classifica finale e il Trofeo Baracchi in coppia con il suo gregario Roger Swerts.
Il 1973 di Eddy Merckx si apre come ha concluso il 1972. Come? Vincendo. Dove? sul podio con un mazzo di fiori e i baci delle miss. Primo al Trofeo Laigueglia, primo in una crono, primo nella classifica finale al Giro di Sardegna, primo nella At Folk e in una cronometro alla Parigi Nizza. C'Γ¨ la Milano-Sanremo una delle sue corse preferite una delle sue vittime predilette, ma Γ¨ costretto a saltarla per un attacco di angina pectoris un dolore oppressivo che dal petto si irradia anche al collo e alla schiena... anche Merckx Γ¨ umano. Tant'Γ¨ vero che Merckx torna alle corse si ritira, una vera raritΓ , al giro del Belgio, ma c'Γ¨ da capirlo nevica e la ferita dell'angina Γ¨ ancora fresca, poi perΓ² Merckx ritrova il suo destino e ricomincia a vincere alla Gand-Wevelgem in volata e all' Amstel Gold Race con una fuga di 30 km.
L’Equipe lo celebra “π΄πππππ ππ-π πππππ π π π΄πππππ” Merckx al di sopra di Merckx, Merckx meglio di Merckx, non esiste un possibile paragone con un altro corridore, Γ¨ lui stesso Merckx l'unico possibile parametro di giudizio e dopo la Parigi Roubaix conferma che l'eccezione conferma la regola, cioΓ¨ vince il piΓΉ forte... il cannibale divora anche la Liegi-Bastogne-Liegi.
La Vuelta Γ¨ un romanzo epico composto da un prologo e 21 tappe.
Merckx indossa subito la maglia amarillo di leader della classifica poi la passa all'olandese Gerben Karstens e allo spagnolo JosΓ© Pesarrodona, poi se ne rimpadronisce con una strategia di corsa che a OcaΓ±a toglie il fiato perchΓ© in attesa delle montagne gli ruba secondi dovunque gli sia possibile nelle cronometro e negli abbuoni, come un pugile in attesa del colpo del KO Merckx lavora OcaΓ±a ai fianchi, ma anche OcaΓ±a spetta il colpo del Ko lo aspetta con pazienza lo aspetta fino alla penultima tappa quella definita regina regina per la distanza, oltre 200 km e Regina per i Gran Premi della montagna 3 e tutti e tre di prima categoria. OcaΓ±a passa primo sull'alto di Alisas, Merckx lo precede addirittura sul secondo il Puerto dello Stornos, OcaΓ±a decolla sul terzo il Puerto de OrduΓ±a staccando il francese Bernard di 27 secondi e Merckx di 31 secondi. Al traguardo mancano ancora 37 km Merckx rientra sul fuggitivo e lo batte in volata. "Merckx il Campeador" cinque vittorie di tappa piΓΉ quella del cronoprologo e quella della cronosquadre totale 7 primo nella classifica generale nella classifica punti nella classifica della combinata e nella classifica degli Sprint intermedi. πΌππ π½πππππ ππππππππππππ.
Il Giro d'Italia comincia come giro d'Europa, prima di arrivare nel nostro paese la corsa colora di Rosa Belgio, Olanda, Germania, Lussemburgo, Francia e Svizzera il patron della corsa Vincenzo Torriani esporta la nostra corsa, il nostro Giro d'Italia, la nostra tradizione, la nostra storia... sa che ππ ππππππππ πππ π ππππ π ππ ππππππ, πππ ππ ππππ ππππππ ππ πππππ. L'idea del giro d'Europa risale alla visione poetica di Alfonso Gatto poeta appunto inviato al Giro d'Italia nel secondo dopoguerra per scrivere sull'UnitΓ il quotidiano del Partito Comunista.
Alla partenza e Merckx a giocare in casa in Belgio nel prologo a crono copie con il fedele Swerts e si impossessa della nuova maglia rosa il giorno dopo a Colonia beffa i velocisti in volata, insomma la legge del piΓΉ forte, poi Merckx parte lo scalatore spagnolo JosΓ© Fuente in salita e lo costringe a una resa drammatica, la cotta.
Poi regola gli italiani su tutti i traguardi sotto il sole o la pioggia attacca ancora e ancora vola sul Carpegna che un giorno diventerΓ la salita di riferimento per Marco Pantani, 6 km al 10 per cento “ππ πͺπππππππ ππ πππππ” avrebbe ripetuto il pirata che in quei tornanti si specchiava interpretando umori e controllando condizione. Poi sua maestΓ Merckx cede in una cronometro a Gimondi, ma subito si riprende il distacco con tanto di interessi sul Bondone e sulle Dolomiti del Brenta e alla tappa finale di Milano arriva con vantaggi abissali: 7 minuti e 42 secondi su Gimondi, secondo, e 10 minuti e 20 secondi su Giovanni Battaglin, terzo, Merckx Γ¨ il primo corridore nella storia del ciclismo a vincere Vuelta e Giro nello stesso anno.
L'appuntamento per tutti è al Mondiale si disputa in Spagna, Barcellona, nel circuito del Montjuic e sulla salita dell'Antico Camposanto ebraico breve ma al sette percento di pendenza avverrà la selezione, lo sanno tutti, Merckx ritrova l'indomito Gimondi che intanto si è laureato campione italiano, ritrova il fiero Ocaña, che in sua assenza ha vinto il Tour de France, e ritrova il battagliero Mertens stessa nazionalità belga. Dunque stessa maglia e stessa squadra, ma è difficile poterlo considerare compagno o addirittura scudiero o gregario perché perché Maertens ha qualcosa che ricorda Merckx la fame, la fame di vittorie di gloria, di storia, però Merckx rispetto a tutti gli altri, anche rispetto a Mertens, vanta un ulteriore piccolo tesoro, qui proprio qui sul Montjuic ha già vinto quattro volte e lui sa come si fa. Ma la corsa è è avventura e anche disavventura nel quarto dei 14 giri del circuito iridato Merckx, chiama il medico della corsa è stato colpito alla rotula sinistra da un sasso schizzato da un'auto, al quinto giro viene curato sull'ambulanza, al sesto giro il medico gli spruzza uno spray antidolorifico, sarà la terapia volante, sarà la strategia collaudata o il profondo istinto, sarà il suo comandamento etico ma all'undicesimo giro Merckx attacca! A ruota gli rimangono in sei, due italiani Battaglin e Gimondi, due spagnoli Ocaña e Domingo Perurena, un olandese Joop Zoetemelk e un belga Maertens al quattordicesimo e ultimo giro Merckx attacca altre due volte la prima volta cede Battaglin, la seconda Zoetemelk e Perurena a ruota gli rimangono soltanto Gimondi, Ocaña e Maertens. Merckx, non fa che attaccare vuole arrivare da solo, non gli basta vincere, lui deve stravincere e attacca e attacca ancora, Gimondi e Ocaña sembrano cedere Maertens lo insegue e lo raggiunge, Maertens cerca un compromesso tu primo io secondo Merckx non si fida ed è così che Gimondi e Ocaña riescono a rientrare. A decidere sarà la volata, pare che i due belgi abbiano trovato finalmente un accordo Maertens costretto per la gerarchia dei ruoli a tirare lo sprint a Merckx. Ma se è vero lo fa male e malvolentieri le immagini raccontano come ai 300 metri sfilino nell'ordine Maertens, Merckx, Gimondi e Ocaña poi Mertens parte con una violenza esplosiva, Merckx sorpreso fatica a tenervi la ruota perde due o tre lunghezze e Gimondi lo sorpassa all'esterno quando Maertens si sposta vede con sorpresa e anche rabbia la maglia azzurra di Gimondi lanciato in una progressione stupenda alla sua sinistra è un sorpasso che non perdona, l'ultimo guizzo di Maertens è vano dietro anche Ocaña batte Merckx ormai rialzato e anche qui pare che Merckx sia meno infelice a vedere Gimondi iridato che non Maertens.
Merckx che ancora oggi dovunque fa l'ambasciatore del ciclismo quello di ieri e quello di domani oggi grazie a lui il mondo del ciclismo si Γ¨ allargato Γ¨ allungato ci sono corse in Cina e Corea, Oman e Dubai, Etiopia e Eritrea, Norvegia e Polonia e ππ ππππππππππ π̀ πππ πππ, ππ π πππ ππ̀ π πππππππ, πππππππππ π π ππππππππ, πππ πππππ π π πππππππππ, πππππππ π π π·πππ.
Ma uno come lui cosΓ¬ affamato, cosΓ¬ irriducibile, inesauribile, inappagabile, incontentabile, inestinguibile a suo modo smodato e sfrenato perfino esagerato non c’Γ¨ piΓΉ stato.
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