Primo Randonneur e Letterato amante della Bicicletta

 

 

Oriani fu senz’altro un precursore del viaggio in bicicletta per molti fu il primo randagio della storia della bicicletta, uno dei precursori delle imprese ciclistiche.

Su una Bremiambourg a scatto fisso composta da otto tubi saldati e una trasmissione con catena a singola velocità, con i primissimi tubolari della Dunlop, intraprese una avventura di 600 chilometri e circa 6000 metri di dislivello. Lo stesso percorso viene riproposto oggi ed è uno dei più affascinanti brevetti di metà primavera, dedicata proprio a quel viaggio La Mille di Oriani” con partenza e arrivo a Casola Valsenio (RA). 

“E matt”, lo chiamavano i suoi concittadini, il matto del Cardello; viticoltore di professione, scrittore, saggista e poeta di adozione, cento anni fa parlava così della bicicletta e noi crediamo che fosse avanti a tutti:

“Il piacere della bicicletta è quello stesso della libertà, forse meglio di una liberazione, andarsene ovunque, ad ogni momento, arrestandosi alla prima velleità di un capriccio, senza preoccupazioni come per un cavallo, senza servitù come un treno. La bicicletta siamo ancora noi, che vinciamo lo spazio ed il tempo. Stiamo in bilico e quindi nella indecisione di un giuoco colla tranquilla sicurezza di vincere. Siamo soli senza nemmeno contatto colla terra, che le nostre ruote sfiorano appena, quasi in balia del vento, contro il quale lottiamo come un uccello.(…) Domani la carrozzella automobile ci permetterà viaggi più rapidi e più lunghi, ma non saremo più né così liberi né così soli. La carrozzella non potrà identificarsi con noi come la bicicletta, non saranno le nostre gambe che muovono gli stantuffi, non sarà il nostro soffio che la spinge nelle salite.”



Commenti

Post più popolari