In sella.....alla bersagliera!!!!

Nel numero 58 di Biciclette d'Epoca c'è un bell'articolo intitolato "𝐂𝐢𝐜𝐥𝐨𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞....𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐨𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞" scritto dal mio amico Tommy Squeo dove invita tutti i partecipanti alle ciclostoriche, neofiti o meno, ad effettuare una preventiva verifica dei punti critici delle bici da corsa in modo di poter restare di restare in sella, festanti, fino alla fine dell'avventura...
Eh si perché anche a Tommy che è un ciclostorico di quelli seri, sempre attento al suo mezzo, è capitato in 10 anni la rottura di ben due telai integri... Il suo articolo molto dettagliato si sofferma soprattutto su due criticità che più di altre si possono verificare su una bici che alla meglio ha minimo quarant'anni, la piega del manubrio ed il telaio.... vi invito a reperire la rivista e leggere l'articolo!

Al sottoscritto invece è capitato un'altro inconveniente la rottura del canotto reggisella durante la XXVI edizione de l'Eroica...una vera disdetta. 

Rompere a 130 Km dalla partenza per poi fare una ventina di chilometri di sterrato senza sella, ridendo ma soprattutto regalando una scena non troppo inedita agli altri partecipanti, fino al ristoro dove sapevamo c'era un meccanico... purtroppo lo stesso non aveva a disposizione il ricambio necessario per ripartire e sono dovuto rientrare a Gaiole in Chianti col carro scopa. 

 

"Un immenso dispiacere dover mollare il circuito atteso per un intero anno".

 

Come se non bastasse e se è vero che “𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐢𝐞𝐜𝐚, 𝐦𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐟𝐢𝐠𝐚 𝐜𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨” all'arrivo del ristoro di Asciano il reporter più attivo delle ciclostoriche si trovava lì, neanche a saperlo, pronto ad immortalare questa fantozziana scena.

Anche questo è Eroica ed io sono tornato da questa avventura fortificato ma soprattutto più responsabile verso il mio mezzo di locomozione.

Quindi, come scrive Tommy: "𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐢𝐜𝐥𝐨𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐢 - 𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 - 𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐟𝐞𝐫𝐫𝐞𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐢𝐞𝐫𝐢"