PER OGGI NIENTE BARRETTE

 

Quando si inforca la bicicletta per prendere parte ad una ciclostorica come La Marittima, l’imperativo non è mai andare forte. Anzi, la lentezza assume un ruolo fondamentale per apprezzare la bellezza della bici, quella del territorio con le sue ricchezze naturali e storiche. Più che spingere il mezzo, quasi ci si fa trasportare, senza necessità di cronometri, cardiofrequenzimetri o misuratori di potenza. E, in tutto questo ci si ferma senza rimorsi di coscienza presso i punti di ristoro a far festa. Mangiando, ovviamente, tanti prodotti tipici della nostra terra.

Pochi chilometri dopo la partenza, in località Tufo, si potrà ristorarsi sia con la pizza di scarole con farina grano serena e grano autonomia, grano antico coltivato sui campi del nostro territorio, con le scarole di campo super bio, che #frittata con asparagi selvatici e bruschetta di pane Serena, (a lievitazione naturale) cotto in forno a legna a Coreno (da Maria Tieri, AnnaCorenoPanetteria).  Tutto affiancato da un ottimo patè di broccoletti. Le verdure sono della azienda bio "Il Maggese" di Irene Pimpinella di Minturno, soci di ImprontAurunca organizzatori di questo ristoro insieme alla Pro Loco di Minturno e l'Associazione San Vito Tufo.

Poi, giungendo a Coreno Ausonio, da dove la vista mozzafiato è ben accompagna da una ottima laina e ceci, piatto tradizionale della bassa Ciociaria, composta da fettuccine ammassate solo con acqua e farina, larghe e spesse, con dimensioni irregolari. Le laine sono un tipico piatto povero e si accompagnano tradizionalmente quindi con condimenti poveri. L’accostamento tipico è con il sugo ai ceci.  Ringraziamo per l’organizzazione di questo ristoro l’Associazione Culturale Korinem.

Scendendo da Coreno Ausonio, passando davanti lo splendido santuario di Ausonia arriveremo a Spigno Saturnia. Attraversando le sue dolci colline, si giunge in località Capodacqua. Qui il ristoro, organizzato dalla l’associazione Gli Amici di Capodaqua e la Prolocodi Spigno Saturnia, prevede un piatto tipico del paese: gliu zeppolone (riconosciuto con marchio De. Co.  nell’ambito dell’iniziativa “Origine Comune” promossa dalla Regione Lazio e ANCI Lazio nel 2018).  Ingrediente principale di questa prelibatezza è la cicoria, rigorosamente raccolta fresca e scelta con cura. Ne esce una sorta di "frittata" senza uova fatta di erbe di campo compattata con farina di granturco e fritta in padella, Al gusto si presenta armonicamente salato e sapido con equilibrate note dolci, acide ed amare. Ovviamente, il vino accompagna bene tutto!

"Andare piano, non vuol dire che non ci sarà quel tanto di salita duretta che farà gustare con più voracità queste prelibatezze. Ma ne varrà la pena! E poi, cibo e bici sono un connubio perfetto".

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