GIOACCHINO TATTA - ORGOGLIO FORMIANO DEL CICLISMO D’EPOCA
... Quando il ciclismo era agli albori come sport agonistico Formia ebbe un suo cittadino capace di conquistare fama e successo. Parliamo di Gioacchino Tatta, nato nella città formiana il 22 novembre 1890. Fin da ragazzo nutrì la passione per il ciclismo sportivo e giovanissimo aderì alla squadra agonistica della Maino, una delle più antiche case produttrici di biciclette in Italia, indossando la classica maglia grigia. La Giovanni Maino & Co. è stata un’azienda ciclistica e motociclistica italiana. Fondata nel 1896 ad Alessandria per la fabbricazione di biciclette.
Costantino Girardengo, detto Costante divenne professionista nel maggio 1912, a soli diciannove anni, ingaggiato proprio dalla formazione Alessandrina, fu il primo Campionissimo nella storia del ciclismo italiano, vincendo due volte il Giro d’Italia, sei volte la Milano Sanremo, tre volte il Giro di Lombardia, tre volte il Giro del Piemonte e cinque volte la Milano – Torino, detenendo inoltre anche il record di vittorie nei campionati italiani su strada con nove successi totali. Ebbene Girardengo si recò a Formia alle nozze di Gioacchino Tatta, facendo da testimone al suo matrimonio.
Tra i due era nata una
bellissima amicizia, grazie alla comune maglia grigia. Il primogenito dei
fratelli Tatta conseguì il primo posto nella 5a edizione della Coppa Caivano
del 1914, importante corsa sul cui albo d’oro figurano nomi come Guerra,
Bottecchia e Padovan. Altri importanti successi furono la vittoria del Giro del
Gargano nel 1912, Il Gran Criterium di Napoli, il Giro dei due Mari, il Giro
della Capitanata, la Coppa Città di Molfetta. Un ottimo terzo posto ad un Giro
della Campania alle spalle di Gremo e Bottecchia. Numerose le partecipazioni a
gare di importanza nazionale come la Roma – Napoli – Roma e la Milano – San
Remo. Un Palmares invidiabile di un cittadino formiano che ha creduto con tutta
l’anima al ciclismo sportivo, quando si portava a tracolla il tubolare per
eventuale ricambio in caso di foratura e le biciclette pesavano tantissimo e,
infine, le strade erano profondamente disagevoli. Terminata la carriera con
un’eredità di coppe e trofei per i figli, ha gestito per molti anni
un’autofficina – autoricambi sulla centrale Via Vitruvio, raccontando ai
giovani formiani le sue gesta ormai entrate nei miti.
la Fonte: GIOACCHINO TATTA
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