LA BICICLETTA DEL POETA - Thomas Stearns Eliot e la creatività che nasce con un colpo di pedale...

 Tratto da un articolo preso da Biciclette d'Epoca n°65 scritto da  Giovanni Battistuzzi  



“𝐵𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑎 𝐴𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦

 𝐵𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑡𝑖𝑜𝑛 𝐴𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑎𝑐𝑡

 𝐹𝑎𝑙𝑙𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑆ℎ𝑎𝑑𝑜𝑤”.


[…] Era da giorni che cercava le parole giuste. S’era impantanato e non riusciva ad andare avanti. S’era impantanato pure nella vita, pensò. Si guardò attorno. Era così. Cosa ci faceva tra le colline dello Yorkshire un martedì pomeriggio di giugno vestito con i calzoni a trequarti e una camicia a maniche corte con una bicicletta a fianco? […] Aveva provato a lungo a trovare l’ispirazione nella birra o nel whisky. Ma la prima lo gonfiava e gli dava problemi di meteorismo e il secondo lo faceva addormentare. Per questo aveva preferito il vino, ma non sempre se lo poteva permettere. […] Non avrebbe mai rifiutato un bicchiere di vino, solo uno sciocco può preferire una vita astemia a una vita etilica, ma quei giorni a pedalare per ritrovare il controllo dei suoi nervi erano stati ben più fruttuosi di intere serate a evitare che il bicchiere fosse pieno.

“𝐵𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑎 𝐴𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦, 𝐵𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑡𝑖𝑜𝑛 𝐴𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑎𝑐𝑡, 𝐹𝑎𝑙𝑙𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑆ℎ𝑎𝑑𝑜𝑤”. Rilesse a mezza voce quelle cinque righe. Andavano proprio bene, pensò. Risalì in bicicletta e si rimise a pedalare verso nessuna direzione sulla sua bella bicicletta. Pensò che avrebbe dovuto ritornare a Londra e che non ne aveva la benché minima voglia. Pensò che avrebbe dovuto finire la poesia a cui stava lavorando da mesi e che invece ne aveva un sacco voglia. Pensò che aveva perso il sigaro e che lo doveva ricomprare e che la bicicletta ha solo un grande ed enorme problema: non ti fa apprezzare davvero il sigaro mentre la si pedala. Pensò che avrebbe dovuto iniziare con la pipa, che forse la pipa era più adatta al pedalare. Pensò soprattutto che a Londra avrebbe ritrovato sua moglie e il lavoro e che né sua moglie né i suoi colleghi e capi erano le persone che avrebbe voluto avere al suo fianco. Pensò, forse, che in fondo la bicicletta è il modo migliore per stare al mondo perché non prevede la necessità di avere qualcuno al fianco, ma dà la possibilità alle persone di andare alla stessa velocità. […] Poteva fare a meno della bicicletta? Senz’altro poteva fare a meno di sua moglie e dei suoi colleghi e dei suoi capi. La vita è fatta di priorità, pensò. Tirò un'altra boccata e iniziò a camminare tenendo il manubrio della bici con la mano che non reggeva il sigaro.

(sembra che avesse una bici Raleigh)



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